Maria Antonia Maso è nata nel 1936 da genitori veneti a Milano, dove ha conseguito la maturità classica al Liceo Parini, frequentando poi la facoltà di Economia e commercio a Pisa, e risiede a Treviso dal 1961. Ha pubblicato le raccolte di versi “Come gioco dell’anima” (Edizioni del Leone, 1988), “Colloquio” (Cultura, 1991), “Presente continuo” (Piazza, 1993), “Geografia di un lutto” (Firenze Libri, 2005), “Solfeggio” (Biblioteca dei Leoni, 2013); la raccolta di epigrammi “Segmenti & Contrasti” (Biblioteca dei Leoni, 2014) e, le poesie in dialetto veneto, “Gate, gate, gate” (Edizioni del Leone, 2012). Ha pubblicato testi di vario genere in riviste e antologie.
Email mariaantoniamaso@gmail.com
POESIE
da “Come gioco dell'anima”
Filastrocca
La
vita
I pensieri
i sogni
i desideri
un sorriso
un
sospiro
un angolo intriso
di luce e di sole
e tante
parole
Decisione
politica
Si è
deliberato
in modo irrevocabile
di fare una cosa
se nessuno
protesta.
Se qualcuno protesta
si é giunti
a un accordo
d'intenti.
se poi con grande clamore
protestano in tanti
si
è studiata un'ipotesi
di soluzione
e democraticamente
non
si è deciso niente.
da
"Colloquio"
Se
Se
scambio
solitudine
contro
libertà,
contro forza il
dolore,
il
sacrificio se diventa
amore,
perdono
il
rancore....
Sono
un
viandante
e la
mia casa è
altrove.
Al
rullo dei tamburi
scambierò
la
morte con la vita.
da
"Presente continuo”
Messaggio
La
questione non è
di parole e carezze
la mattina
Se m'ami
non
costringermi
in
gesti sempre uguali,
in uguali pensieri
senza speranza.
Non legarmi
a vuoti
rituali,
lasciamo nel vento
che
trascina.
Non
impormi
il respiro delle tue certezze,
lasciamo il relativo
e
l'invisibile.
Nata non sono
per il recinto,
l'Infinito
mi attira
e non illuderti
mai
di possedermi
mai
come possiedi
le belle cose
d'antiquariato.
da
"Geografia di un lutto"
Di
tutti i sogni
Sono
un pensiero lungo quarant'anni
un cammino denso
d'emozioni e
senso,
una fede vissuta.
Parlo col tuo ritratto, mi
sorprendo
a mettere in tavola il tuo piatto.
Un sussulto mi
coglie
e vedo la tua spoglia
col vestito blu, quello da
morto,
come con ironia dicevi,
e la cravatta
con gli allegri
orologi
più vivi del tuo cuore.
Nulla si muove, il fiato non
ti corre
non sembri tu, scavato e macilento,
ma resti il mito
a
cui non mento,
di tutti i sogni a lungo
il più sognato.
da
"Gate, Gate, Gate"
1944
Tra
i fumi dea cuzina
bagnarse nel mastèlo
cavarse la tortura
dela
majéta de agnèlo.
Svejàrse
a l'inproviso
dal
sono
benedéto
co
un todesco
biondo
che
frugna inte
'l casséto
tra
strasse
e fassoléti
e
in testa
l'ga l'elméto.
Sconte le biciclete
i òmeni e i
sentimenti
andàvino par late
razente muri e siéze
come dei
delinquenti.
La
paura corvina
ne
coréa senpre drio
e
a tola davanti al pan
insieme
co nialtri
se
sentava la fame.
Ghemo visto le case
'ndar su fumando in
siélo
e i tozi dindolare
come foje nel vento.
Ze passà tanto tenpo
l'orèndo
sbrègo se ga cicatrizà
ma
no ga da tornare
sta
bestialità.
da
"Solfeggio"
La
vita
La vita è
cerchio
nel quale sei incluso
per uscirne a suo tempo
con o
senza preavviso.
È quadrato con lati
di gioia e
dolore
agganciati a esperienza e stupore
da esili fiati di
vento.
È traccia che unisce
la zolla all'azzurro
e
tende a infinito. Compone
geometrici incastri
di sogni e
d'azione,
Intreccia nei cieli
esatte evoluzioni
e sempre ci
sfida
col suo: "Dove vai, chi sei tu?"
È vaso
ricolmo
che in ogni stagione trabocca
di piogge fuggiasche e
soli ridenti,
risacche di mare, aureole di nembi
e inonda la
baia dei giorni
frenando le inquiete domande
con mille
bellissimi giochi.
Formato
tascabile
Trovato
è l'editore.
Dice che son poeta,ma vorrebbe
per ampliare il
successo
espressioni incisive,
almeno un cazzo
oppure
l'inquietante descrizione
di un amplesso
vero o presunto non
importa dove.
Poi si dovrebbe correre a mie spese
a
mieter premi su e giù per il paese
in concorsi
ammaestrati
critici compiacenti ed alleati.
Come
pista di lancio un salto a letto
e finalmente col favonio in
petto
si darebbe alle stampe
l'opera sublime
in veste sobria
formato tascabile.
Inediti
Affinità
elettive
Quale
raggio tra mille
accende un solo sguardo
e rinchiude nell'ombra
di un'eclisse
tutto il resto del mondo?
Un solo istante
per ritrovare un "noi"
sugli stessi sentieri,
simili
i desideri
con l'anima forte e grande
capace di abbracciare il
mondo,
la mente affascinata
dall'intricato gioco delle
somiglianze,
dall'eco di antiche risonanze
e la voglia
impossibile ridesta
di rotolare giù lungo le sponde
di questo
fiume,
come da ragazzi
dove cantava il Brenta.
Attendo
A
lui penso se piove
ed anche se c'è il sole
e intraprendo
giornate
senza meta svagate
in cerca di destino come
se in
pieno inverno
fiorissero peonie e rose.
Guardo dalla
finestra
le tortore fedeli
al loro spazio-tempo,
che sanno
cosa fare,
guardo le nubi sospinte dal vento.
Attendo.
Ho
capito
Muore
mille volte chi ha paura della morte
(Epicuro)
Conviene
la sorpresa
che la morte ( e i malanni suoi sodali)
non venga a
comando,
né allertata dal nostro pensare
che si presenterà
così e colà
in quella tal maniera.
Conviene dalla
bacheca
pedissequa dei giorni
spostar lo sguardo al cielo con
fiducia.
Questa prassi è la miglior parente
del
non-so-niente
di fronte a un ho capito,
che il Vero lo frantuma
in cento pezzi.