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PALAZZESCHI L’INCENDIARIO

PALAZZESCHI L’INCENDIARIO Aldo Palazzeschi mette in atto una versificazione giocata sul piacere, irragionevole ed impudente, della pura sonorità. Basta citare la canzonetta “E lasciatemi divertire!” della raccolta L’incendiario per capirlo: “Infine io ò pienamente ragione, / i tempi sono molto cambiati, / gli uomini non dimandano / più nulla dai poeti, / e lasciatemi divertire!” Viene maliziosamente da pensare […]

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La poesia al Salone del Libro di Torino: Quando pronuncio la parola silenzio…

SALONE DEL LIBRO DI TORINO Sabato 12 maggio 2018 Ore 12,30  SPAZIO AUTORI POESIA: Quando pronuncio la parola silenzio… a cura di Pordenonelegge-La Libreria Della Poesia e www.italian-poetry.org Introduce Valentina Gasparet    Conduce Paolo Ruffilli   Leggono: Maria Grazia Calandrone, Anna Maria Carpi, Roberta Dapunt, Alba Donati, Isabella Leardini

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LA LINGUA DI BEPPE SALVIA

LA LINGUA DI BEPPE SALVIA … Della esperienza di “Braci” facevano parte Colasanti, Salvatori, Del Colle, Lodoli e, appunto, Damiani. Ma soprattutto un giovane che si era presentato per leggere delle poesie proprio a Sant’Agata de’ Goti. Si chiamava Beppe Salvia e bisogna usare l’imperfetto perché Salvia si è ucciso a soli trentuno anni nel

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GIORGIO VIGOLO POETA PLATONICO

GIORGIO VIGOLO POETA PLATONICO Giorgio Vigolo (Roma, 3 dicembre 1894 – Roma, 9 gennaio 1983), nome che ai più dirà poco o niente, è stato uno dei maggiori esponenti della cosiddetta Scuola Romana, formatosi sulle riviste “La Voce” e “La Ronda”. Assimilatosi, in certe fratture al sapore ungarettiano e in altre alla scrittura di un Palazzeschi, Vigolo obbedisce, pur

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PROSA E POESIA IN CARDARELLI

PROSA E POESIA IN CARDARELLI … La critica, nei confronti di Vincenzo Cardarelli, presenta discordanze a prima vista inconciliabili. Ormai acquisita è la possibilità della sua collocazione storica nel lungo capitolo, scarsamente evolutivo, della “prosa d’arte”; che è capitolo essenzialmente italiano, sicché egli appare situato in disparte, oggi più che mai, da un contesto letterario

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LA POESIA DI NELO RISI

LA POESIA DI NELO RISI Dopo la laurea di medicina, Nelo Risi scelse di dedicarsi alla poesia. Esponente della generazione post ermetica, la sua prima raccolta è del 1941: Le opere e i giorni. Ma parallelamente si appassiona al cinema: in tutto otto film, un telefilm, documentari, e inchieste televisive. Nel cinema il suo debutto è Andremo in

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