L’ALBERGO DEI MORTI
Fabio Dainotti, in L’albergo dei morti (Manni), attraversa una successione di vicende e di situazioni lungo gli anni della sua vita, costruendo una sorta di autoantologia che recupera anche i suoi lontani primi versi e ricapitolando temi e modi della sua poetica. La sua è una poesia che mi pare caratterizzata da un’originale chiave illuministica, […]
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