La Poesia italiana del Novecento - The italian Poetry of the 20th century
Gregorio Scalise
AMITIE AMOUREUSE
L'uomo con una piega sulle labbra
ha il fascino di un erede:
è meglio essere subito delusi,
una escursione romantica guasterebbe
il suo passato: nel movimento
di quel centro le immagini
si nascondono in un portone:
dileguano i giochi del vento
fra le righe di quegli anni,
una mezzaluna registra nel cielo
quella recita involontaria,
e un uccello sconosciuto
porta nel becco un filo di paglia;
con la prerogativa di un discorso
quelle idee iniziali
le ritroveremo un decennio piu tardi.
Scorrero' la luce di queste costruzioni:
la tesi fondamentale
è che nessuno puo mutarle: in questo luogo
si canta la memoria e il cielo
nel fondo del freddo attende
che diventi più chiara.
Con impersonale rumore
vanno e vengono fra le strutture delle parole, l'aria colpisce a fondo
quella metafora inventata per gioco.
Immerso nei più faticosi particolari
di questa professione
un attore raramente introspettivo
conduce una vita quasi ridente.
I giorni di questa apparenza
ci attendono con un finale di lusso.
Le sillabe ne delineano i contorni.
I viaggiatori fra la folla
scompongono il destino
e Ofelia appare all'improvviso
senza desiderare nulla.
Dall'alto di un tavolo
gli alberi appaiono insignificanti
le idee si ribaltano negli angoli;
alla fine basta un corpo
mentre si lavora.
Per buona parte della notte
è caduta la pioggia:
l'imperatore non aveva voglia
di passare in rassegna la fila:
gli altri non dovevano accorgersi
della sua vecchiezza, pensava che era
inutile mostrarsi intelligente,
non si accorgeva che al suo naso
era apparsa una goccia trasparente.
La sua casa è una agenzia
dove luccicano polvere e luce.
Scrive le sue lettere
fra terra incerta dove la nebbia bagna sassi
e un intonaco copre le stelle.
Il suo linguaggio nel primo giorno
fece il cielo, e nel secondo,
attraverso i volumi, i monti
furono girandole capovolte.
AMITIE' AMOUREUSE
The man with the puckered lips
has the fascination of an heir:
it's better to be deceived at once,
a romantic excursion would spoil
his past: in the movement
of that center the images
are hidden in the main gate:
the windy days vanish
between the lines of those years,
in the sky a half-moon records
that involuntary performance,
and an unknown bird
carries a blade of straw in its beak:
we discover those initial ideas
a decade later
with the prerogative of a discourse.
The light of these constructions will stream by:
the fundamental thesis
is that no one can change them: in this place
memory sings itself and beneath the cold
the sky waits
for it to become clearer.
With impersonal noise
they come and go among the words structures,
the air strikes deeply
that metaphor invented in jest.
Immersed in the most tiring details
of this profession
a rarely introspective actor
leads an almost charming life.
The days of this appearance
await us with a luxurious finale.
The syllables delineate its contours.
Travelers through the crowd
upset destiny
and Ophelia suddenly appears
with no desire for anything.
From a table's height
the trees appear insignificant
ideas capsize in the corners;
in the end a body is enough
while it works.
For a good part of the night
rain has fallen:
the emperor had no desire
to inspect the ranks
the other must not have noticed
his age, he thought it was
useless to display his intelligence,
he didn't notice that on his nose
a transparent drop had appeared.
His house is an office
where dust and light sparkle.
He writes his letters
in an-uncertain land where fog bathes stones
and plaster covers the stars.
On the first day his language
made the sky, and on the second,
after volumes, the mountains
became spinning catherine wheels.
DIARIO DI UN LADRO
(da LA RESISTENZA DELLARIA)
Se sono turbato è per ordine
della natura, le ginestre
sanno che le rappresentano
come le radici di quel suolo,
l'ordine conferma la presenza
dei sudditi, perché le acacie
sono alberi senza speranza:
per il procedimento della sentenza
la polvere ricopre le foglie;
non dovrebbe sorprendere nessuno
che i raggi illuminino le poltrone:
a cavallo di un vecchio mondo
furfanti snodano la penna:
gli uomini camminano con barbe grigie
tornano su vieti racconti ,
storie di solitudine e miseria
collocate al punto più alto della storia:
questa è la materia,
giorni densi di empietà e miseria,
la tensione è ciô che è concreto
o la gioia di quel cibo complicato:
niente è più facile di quelle allegorie
si cerca una figura
per una interrogazione assoluta,
l'unità dei frammenti
non fu mai tanto sola:
ma nessuno pensa di restituire a quegli oggetti l'occhio della memoria
e l'uomo si riscrive fra i vestiti
resi celebri dai ladri.
Quell'esempio suppone che il senso
della vita si perda
oltre il rumore dei passi:
forse è vivo perché scrive
fra queste camere di piombo.
Non ama la materia infiammata
il canto ansioso che appartiene
a mille vegetazioni,
la figura di Panofsky è inspiegabile
ad occhio nudo: ora un inverno
di cristallo sa che fra le sillabe
le parole inferme scavano una nicchia nella norma.
La lingua barocca scarta l'orizzonte
piange sotto la pioggia
e di nuovo domanda da dove venga
quel corpo: le rondini fanno
l'elogio del muro
(cercano un corrispettivo nel linguaggio).
DIARY OF A THIEF
If I'm upset it is by the order
of nature, the shrubs
know that I represent them
as the roots in that soil,
the order confirms the presence
of subjects, because the acacias
are such hopeless trees:
through the process of the sentence
dust covers the leaves again;
it shouldn't surprise anyone
hat the rays illuminate the armchairs:
astride an old world
the scoundrels unbind their pens:
the graybeards walk by
they go back over old stories
histories of solitude and misery
set at the highest point of history:
this is the matter,
days dense with impiety and misery,
what is concrete is the tension
or joy of that complicated meal:
nothing is easier than those allegories
you seek a figure
for an absolute.interrogation,
the unity of the fragments
was never so alone:
but no one thinks of restoring to those objects
the eye of memory
and man rewrites himself in clothing
made famous by thieves.
That example assumes that the meaning
of life is lost
beyond the noise of steps:
maybe man is alive because he writes
amid these leaden rooms.
He doesn't love inflamed matter
the anxious song that belongs
to a thousand vegetations,
Panofsky's figure is inexplicable
to the naked eye: now a crystal
winter knows that among the syllables
the infirm words dig out
a niche in the norm.
The baroque tongue unwraps the horizon
weeps beneath the rain
and again asks where that body
comes from: the swallows make
a eulogy of the wall
(they seek an equivalent in language).
SEGNI
I1 mondo procedeva senza guerre.
Voglio dire che io ero
mio padre. A gruppi la gente
andava per shopping: non vi vedremo mai più.
E facile pensare che la luce
sia un espediente.
Ma devono crescere gli alberi.
Se solo ci fosse uno spazio.
Se tutto questo iniziasse
una vita diversa.
Ogni illusione è una idea di saggezza
non riconosciuta dal mondo.
Come le ombre, come le idee
frantumate dal sasso.
Si apprende presto cio che non
ci riguarda.
Ritorno bambino per equilibrare
cio che è giusto.
La memoria colloca sotto la pelle
la nostra storia:
si impara presto che ogni cosa
è spietata, se è ridotta
alla dissolvenza dei segni.
Trovo nel sogno un futuro
senza controllo.
Divento diverso e rappresento
l'oscenità del tempo.
Un medico condotto ha l'anima
bucata: Baudelaire, non fuggo più.
Se brillano i fuochi.
I1 cielo sferzato dalla fretta
procede con logica rigorosa.
I1 premio, è un'anima vinta.
Resta l'astuzia.
Principio di sentiero
che porta a muri di rose,
ed è cosi che la costanza
diventa memoria.
Le stelle sono le stelle.
La luce cerca una traccia leggera.
Tutto quello che trovi alla
testa del paesaggio è tuo.
Andiamo in schiere
a trovare mio padre. L'ombra
è docile fra i tetti sporgenti.
I1 giardino era colmo di fiori.
Gli oggetti, nella mia casa, hai
lasciato. Ogni idea. Ogni allegria.
I1 ternpo invecchia, fa invecchiare,
alla luce della presente realtà,
devo dire che tutto è una finzione.
I1 freddo è una donna,
ma se ritorniamo, la gente scosta
le biciclette: e ci sarà un tempo
in cui tutto questo sarà utile:
come il sole tra pietre scarlatte,
rose dall'invidia. La nave nel porto,
per ogni illusione.
La curiosità è evidente.
Così testimoniano i bimbi
giocando con l'acqua, prova che esiste
una forma.
Così c'è una poesia alla quale si ritorna:
la ragione unificherà gli elementi
della vita: l'oscurità precede
in questa pestilenza i segni del secolo:
i vigliacchi si guardano allo specchio,
la fantasia ha smesso di dare
spazio allo spazio, nomi ai nomi.
La mia idea sugli uomini è vera.
Ora uscirebbero gli alberi
che ospitano le frange d'aria fredda.
Tu porti ferro sulle spalle.
Forse acquistando l'abitudine di
mentire, follemente mentire,
si puo vivere in allegria: sarebbe folle guardare la gente, senza parlare.
Ma ricominciare da un segno.
Nella notte, ad esempio, estrai dal sasso
l'idea.
Reinvento la memoria per una vita
migliore.
Con flemma tornano le navi,
i negozi chiusi, il nome sulle targhette.
Eppure esiste una verità
la cui pratica porterebbe tutti
in salvo.
Le foglie abbreviano la vita,
considero l'angoscia un elemento del passato.
Non dovremo farci logorare:
l'ordine giunge tardi.
Se di tenerezza è colma la terra.
Il giorno sarà di chi guarda
gli elementi che salvano la pioggia.
Ora canto l'ozio e la vergogna.
Si ricorda che vivi si nasce.
Vorrei riavere i frammenti biologici
della casa dove ho trascorso l'esistenza.
Ero solo in quegli alberghi, la sera.
Guardavo oggetti dalla finestra.
Il niente diventa paesaggio.
I1 nulla ha le luci della città.
A tutti capita di copiare la solennità
dagli altri.
Osserva queste cose: ci sono momenti
in cui si dimentica l'uomo.
Si perde contatto con l'incendio,
e la fronte ospita il becco di un passero.
L'uomo ha distrutto la sua libertà
d'invenzione.
I sogni appannano il vetro,
non è facile eliminare il passo
di un interprete.
Fuori dalla punta delle dita,
la faccia ci spinge a turbare la pace.
Per paura del pericolo
si diventa ubbidienti.
Ricoperto da fibre il costruttore,
l'avaro, taglia la lingua ai bigotti.
Amicizia, dice Aristotele, è virtù.
Come quel fondo, che ha terra salata.
Fra i pali della luce
pensavo alla poetica del comico.
Ma per le imboscate della follia,
devo ammettere che tutto è senza senso.
Vado dove il freddo è più freddo.
Il bambino nell'angolo, il lupo.
La scra comincia, apre un mondo,
non è detto che non sia reale.
Ora in un punto vanno i tuoi genitori
al mercato.
Li vedo affilare pomodori,
bruciare basilico.
Ci vuole fatica, uomini semplici.
Ma nel passato per l'uomo c'è tutta
la notte: lì splendono i resti
della terra, gli acri frammenti
con cui compone il suo presente.
Lo so che la memoria esiste
se non quando vuoi reinventare il passato.
facile dire durante la vita:
" Hai ottenuto qualcosa? "
Se sei il primo, capirai lo stesso.
Nel mondo disabitato l'erba
è il solo pianeta coperto d'ombre.
Tu hai intelletto d'amore, stupida folla.
Come un maestro di magia nera
la folla vive in una libertà sconfinata.
Si entra per una porta,
come per riconoscere la biografia dell'acqua.
Perché perdere rispetto per l'uomo
non è difficile.
Nel quartiere le notti sono bionde
e profondamente inutili.
E si vedono gli uomini
affacciarsi come mostri senza storia
in una stanza che ha il balbuziente
potere d'addio.
La ghiaia solleva le stelle,
rappresenta i genitori.
Apre una strada, la notte che è trascorsa.
Il mondo da questa distanza,
divora con lingua assente
la prova di un dolore iminaginario.
Quando con incosciente distacco
questa nebbia
fa rotolare il nucleo in una fuga
d'oggetti, come un colpo d'ala
la morte lancia oltre i muri
tutto cio che non serve.
E una esperienza rassegnata sotto le stelle.
Ma è difficile alzare gli occhi,
alzare un muro sul passato,
pronunciare tutto questo
con indulgenza. Prima di spegnersi
sussulta un fuoco come un brutto
scherzo della cultura: foglie secche,
assonanze fuggenti.
Come la confidenza, o ancora la folla
carica di simboli, antenati della
memoria: la follia di non saperci
riconoscere: solo questo pensiero
ha il diritto della follia.
C'era un tempo in cui
gli uomini e i sassi erano diversi.
Ma non basta immaginare, come non basta
vivere.
Questo febbraio anticipa gli oggetti,
e si rammentano i fatti rispettati
o sdruciti.
La mano attorno agli angoli
rattoppa la notte.
Fa parte della preghiera agire con calma.
Si procede per anatomie, come l'ansia,
le occasioni.
La stupida scusa che non esistevano
paragoni.
Non è colpa nostra se il mondo
diventa orribile.
Brilla lontano la mala erba.
Dirai: " Byrol ", sposa. " Guma " uomo,
o fiume universale.
Oggi anche gli alberi potrebbero trovare
equilibrio fra realtà e sogno.
%
I giorni passano su quel viso
come un antefatto curioso,
scrivono i loro dispacci
nella case dove i bambini
si distinguono per una abitudine
intellettuale: domina una fotografia
scomposta, e offre la sua miseria
come il mago delle parole
che sense il rumore delle donne.
.
The days pass on that face
like a curious déjà-vu;
they write their dispatches
in a house where the children
are known for some intellectual habit;
a distorted photograph
dominates over all and offers its
misery like a magician of words
at the sound of women.
%
Non si sono mai visti uomini così pazzi,
il senso di quei raggi
è leccedenza: l'inchiesta si presenta
come un amalgama di elementi,
l'uomo ascolta e vorrebbe complicare
tutto questo:
si compiace di sottolineare il senso
dell'inerzia; come un ramo i suoi brividi
sono seri, esce dall'aria
come una vuota ferita e la figlia
di un nebbioso autunno
guadagna nuova anarchia.
Increspata nella luce raccolta
si isola nella sue verità: l'elegia
del sogno è come la cadenza di quel ritmo.
There have never been men crazier than these. The rays stand for excess, and the
investigation shapes up as
an amalgamation of elements.
The man listening wants to complicate
it further:
he enjoys stressing his sense of
inertia; like a branch, his tremors
are serious; he exits from the wind
like an emptied wound, and the daughter
of a foggy autumn reigns in new anarchy. Ruffled by the gathering light,
she isolates herself in her truth:
the elegy of dreams is like the cadence of this rhythm.
%
Per saggiare gli stipiti delle porte,
annotano passi di una antica pazienza:
guide pressate dal movimento delle labbra,
la luce illumina simboli
frantumanti in una stanza
o un regno senza re:
quella strada mostra, fra note di lavoro,
una storia personale,
come una nube o una borsa da viaggio:
i bambini, travestiti da verità,
brillano come qualcosa di sbandato.
Testing out the door-posts
means taking steps of old-fashioned patience, guides urged along by the movement of the lips. The light shows shattered
symbols in a room,
a kingdom without a king.
The street reveals-in a jotted-down note
some private affair, like a cloud or a travel bag. The children, disguised as the truth,
shine like something in a skid.
%
Una passione ruota attorno al corpo
e per un singolare egoismo
la superficie lo coglie in un atto immediato:
ma con i bambini bisogna
parlare dell'ovvio,
e il seguito di questa storia è di suoni d'erba fischiati tra i denti: il viso dipinto
da una mezzaluna conosce
giorni più densi, la grande dispersione
delle foglie dei peschi,
oppure l'incrocio dei tempi
che raggruma atomi di speranza
A passion circles round our body
and a singular selfishness
allows an instant hit on the surface;
but with children it's necessary
to stick to the obvious, and the
follow-up to the story is the
noise of grass blades blown through
the teeth. The half-moon's painted face
has fuller days; it knows about
the immense scattering of leaves off peach trees or about overlapping times
clotting atoms of hope.