LA POESIA BAROCCA DI VIGOLO
La poesia di Giorgio Vigolo è stata dalla critica valutata nell’ambito della cosiddetta Scuola Romana. In particolare, Ettore Paratore scrisse che Vigolo “è di quegli scrittori toccati dalla grazia che nei tempi moderni hanno saputo rivelare in copia i tesori di suggestiva ispirazione facilmente convertibile in visione universale del mondo che la città eterna sa infondere nei suoi figli privilegiati”. A partire da Linea della vita (1949), nella sua solitaria e originale ricerca poetica, Vigolo unì a un certo sentire barocco tipicamente romano la temperie del romanticismo tedesco, in una forma del tutto particolare. E, nelle liriche di quella raccolta come “Visibilio”, “Il ritorno di sera”, “L’impronta”, si afferma secondo Paratore “preminente l’impulso a scoprire un nuovo criterio per il nostro mistero esistenziale”, dichiarato espressamente nella poesia “Il viso”, in cui si dice: “È allora che prendendo del tuo buio, / una rapita conoscenza, credi / finalmente di leggerti; decifri / l’oscura lingua, sillabi le forti / lettere e i nomi sciogli. / Illuso! In altro / specchio t’appari”. La sua poetica si andò precisando nelle successive raccolte, Canto del destino (1959) e La luce ricorda (1967), attestandosi su quella linea di non coinvolgimento rispetto al caos del mondo che è la matrice esistenzialistica, e nella sua vocazione si evidenzia un’istintiva tensione orfica che, sia pure in chiave più drammatica che magica, ripercorre con ansia e forza visionaria il rapporto tra “anima” e mistero della vita. Il fluire del tempo, la sua azione disgregatrice, la casualità del movimento, la mancanza di orizzonti, il buio pesto della conoscenza, sottendono l’angoscia, nella poesia di Vigolo, a cui l’io del poeta oppone “lo specchio riflesso” attraverso il quale le cose inconciliabili trovano comunque la loro conciliazione, proprio in virtù di quell’ascendenza barocca di cui si diceva e che è in grado di creare l’intensità emotiva, utilizzando forti contrasti di luce e ombra, movimenti vorticosi e composizioni complesse.