NORBERT CONRAD KASER POETA ITALIANO DI LINGUA TEDESCA
È appena uscito Il mite caprone rosso – Vita breve di norbert c. kaser, romanzo di Roberto Masiero (Edizioni Alphabeta Verlag, Bolzano/Bozen). norbert conrad kaser (1947-1978) – rigorosamente con le iniziali minuscole come amava firmarsi – è considerato il “maggior poeta italiano di lingua tedesca”. La definizione può risultare stridente, ma è emblematica del destino da outsider che ha contraddistinto la breve quanto intensissima vita dell’autore sudtirolese, nella quale si riflettono anche le vicende tumultuose di una complessa terra di confine in un lungo dopoguerra carico di tensioni. Conosciuto e valorizzato solo post mortem nell’area culturale germanofona, in Italia se ne rilevano appena le tracce letterarie. Spirito irrequieto e anticonformista, il suo percorso è segnato, sin dall’infanzia, da solitudine, spaesamento e lacerazione interiore. Uomo in costante, spasmodica ricerca di sé, fu convintamente laico e però intriso di una singolare, profonda religiosità; insegnante nelle isolate scuole di montagna, ma sostenitore di una pedagogia rivoluzionaria; fautore del dialogo interetnico, ma emarginato per il suo giudizio schietto e abrasivo sulla società e le istituzioni politiche e culturali sudtirolesi. Nei suoi testi poetici e in prosa risaltano, oltre a una straordinaria contaminazione di linguaggi, cupezza e vivacità, invettiva e ironia, provocazione e tenerezza, analisi spietata e sguardo fanciullesco. Questo romanzo biografico è la prima opera, in lingua italiana, che racconta compiutamente della sua vicenda esistenziale. Non ha bisogno di espedienti artificiosi per risultare avvincente: la sofferta esistenza di Kaser, conseguenza del suo carattere irto di contraddizioni, è un susseguirsi di punti di svolta strabilianti. Tanta materia incandescente viene trattata attingendo in particolare all’imponente mole di lettere che egli scrisse e che ne rivela l’intimità, le inquietudini e pure gli amori, quasi sempre fuori dagli schemi. Un racconto appassionato che vuole essere un tributo non solo a un geniale scrittore, ma al protagonista, suo malgrado, di una stagione storica, al figlio illegittimo di una Heimat percepita con avversione e al contempo con nostalgia. Il libro contiene rilevanti stralci dalla corrispondenza e traduzioni dalle sue opere più significative. Consente di divagare nella Storia recente o del costume, attraverso gradevoli digressioni che arricchiscono la narrazione.