Gianni Marcantoni
Vissuto
Vi saluto, ma tornerò-tornerò,
da qui nulla è perduto senza un taglio.
Domani è il mio vissuto, il vento era troppo cupo,
la luce troppo solitaria per risorgere da un dirupo.Nel tempo non c’è sorte a separarci,
qui dove niente può spegnersi tornerò
senza avere avuto cure, saprò cosa dire
alle tue accuse che non più mi riguardano;
le pozze dissetano il branco.Saprò dove guardare se la quiete
passerà a respirare dalle nostre parti scarne.