POESIE D’AMORE DELLA SPAZIANI
Dal clima postermetico, o più precisamente montaliano, delle prime raccolte, in cui risuonano echi lontani delle avanguardie europee, il discorso poetico di Maria Luisa Spaziani si è volto a poco a poco a un linguaggio più disteso e a volte quasi narrativo, senza mai perdere la sua aura di controllata armonia sentimentale. Nei versi de La traversata dell’oasi. Poesie d’amore 1998-2001 (Mondadori), il suo dialogo amoroso sembra voler fare a meno delle parole per affidarsi ad altri segni, leggeri e danzanti, come una musica-ultrasuono. Si vede, però, come in realtà tutto prenda sostanza proprio dalle parole, che sanno chiudere il testo con un settenario – anzi, per illuminata civetteria, un senario tronco – introdotto da un endecasillabo.