Mario Specchio
Di notte
È nella notte il canto delle Parche
quando chi dorme sembra già assopito
per sempre e i fuochi fatui ai cimiteri
prolungano il respiro di quel sonno.
Verrai di notte, mi sfiorerai leggera
nella tua voce ancora una poesia
avrà forma di vento
e sarà il vuoto colmo degli spazi
sarà la solitudine del mare
e le greggi che lasciano al mattino
il caldo della stalla, o grida roche
di fuori all’avanzare dell’incendio.
Ad ogni notte ti fai più vicina
ed io sento il frusciare del tuo manto,
preparo per te vasi di frutta,
lascia aperto un libro, brucio incenso.