PREGHIERE DI SERENA DAL BORGO

PREGHIERE DI SERENA DAL BORGO

Il ritmo del rito che ritorna. Come un singhiozzo di preghiere nel quotidiano dolore. Un monte che cade, l’acqua che prende tutto l’intorno, un amico che parte e chiude la vita, un padre che se ne va e un credo poco credente formano le sezioni di Non ancora di Serena Dal Borgo (Book Editore). Sezioni legate tra loro da un filo che arriva dall’ascolto-ricordo delle preghiere, un filo che diviene nodo di domande e di imperativi, di dubbi e di perplessità, di tentazioni e di girasoli ricolmi di luce. In questa raccolta, attraverso i luoghi di confine tra un prima e un dopo, Serena Dal Borgo dice del graffio e della geografia minima e fatale della vita. Ci dice della madre che bacia e dona, di un fratello che tutto trattiene. E parla dei luoghi a lei vicini per giungere a dichiarare ciò in cui crede, cosciente di non credere bene, ma di credere invece nei limiti di un creato non sempre perfetto. Come ci dice la preghiera che Serena Dal Borgo mormora sospirando: “inducimi in tentazione Signore, / fammi pregare preghiere / che non so. in latino, in ebraico, / in aramaico. semplici preghiere / di pace e eternità. inducimi  / in tentazione davanti alla pietra, / alle rose rosse per il giorno / del compleanno. alla schiuma. e alla luna.”

Editoriale

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