Giorgio Vigolo
OCCIDENTE
Al fuoco d’occidente
popolosa declina
la via di festa; e filtra
a quel raggio d’ebrezza
la folla che già fonde
in amorosa amalgama di membra.
A fiotti a fiotti il florido
fiume di carne scende;
si rigonfia sul ciglio
dell’alta rampa, poi rovescia ombroso
e franto in ime gole
di tetri rioni e di chiese.