GLI HAIKU DI LILIA SLOMP
Lo haiku (alla lettera,”strofa d’esordio”), come si sa, è composto da tre versi per complessive diciassette more (sillabe comunemente dette) e qui si presenta nella versione classica secondo lo schema 5/7/5. Non ci si lasci ingannare dall’immediatezza e apparente semplicità, Lilia Slomp se ne fa interprete nel suo libro Haiku (Biblioteca dei Leoni) con una eleganza raffinata in queste pagine, traendo la sua forza dalle suggestioni della natura nelle diverse stagioni e dagli accadimenti umani direttamente collegati ad essa, cristallizzandone in modo esemplare i particolari nell’attimo presente. L’autrice fissa gli stati d’animo attraverso immagini puntualissime che, a partire da ogni dettaglio, rimandano all’esperienza più complessa dell’esistenza e alle sue sensazioni: la comunione tra uomo e natura (“Dentro un fiocco / in bilico sul vetro / sbircia il sogno”), il senso di stupore e meraviglia di fronte alle cose apparentemente più semplici e il sentimento che ne deriva, la nostalgia e il rimpianto per il tempo che passa, la straordinaria avventura dell’amore (“Nessuno sa / nello scrigno del cuore / il seminare”), la comprensione della mutevolezza e della caducità ma senza sofferenza per la consapevolezza dell’immenso dono della vita, la profondità del mistero (“Non puoi sapere / il cammino del buio / verso la luce”), il fascino sospeso oltre il vuoto di un universo colmo di unità (“Oltre il ciglio / s’apre la voragine / folleggia il vuoto”), avvolgendo ogni singola situazione in un potente alone di empatia. La felice concisione dei versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni, come traccia scatenante che sta al lettore completare (“Stride il lapis / il sogno dell’inchiostro / per una macchia”).