I PAESAGGI D’ANIMA DI FRANCESCA LUZZIO

I PAESAGGI D’ANIMA DI FRANCESCA LUZZIO

Leggendo Cerchi ascensionali (Il Convivio Editore) di Francesca  Luzzio, sono rimasto colpito dalla dimensione confessionale del libro, sull’onda di quel lungo esame di coscienza che fu il capolavoro di Sant’Agostino Le Confessioni. Si avverte  nei paesaggi dell’anima di Francesca  Luzzio, catturati dal “paesello”, da Palermo, dalla natura aspra ed incantata della Sicilia, un’attitudine alla riflessione costante, appena interrotta dalla capacità d’immergersi nella Natura e nelle sue stagioni, con un abbraccio ai vivi e ai morti che stringe il nostro, come lo chiama lei, heideggarianamente esserci, in un flusso costante verso quel che non è dato conoscere e nominare. Sento l’autrice sospesa tra fede religiosa e panismo pagano, sarà forse per la ricchezza  della cultura che trasuda dai suoi versi. “Io sono qui e vivo \ essere vivente tra i viventi \  giorni sempre uguali \  senza nomi o emozioni \ che ne distinguano il senso \ e ne diano un perché. \ Solo il viso di un clochard \ mi ha fatto sentire \ la verità”. Ho voluto trascrivere (un modo tutto particolare di rileggere) l’incipit della poesia che più mi ha catturato per un sentimento di condivisione.

Roberto Pazzi

Il Convivio

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