ORFEO ED EURIDICE DI VAILATI
In Orfeo ed Euridice (puntoacapo) di Alessio Vailati, non solo una storia d’amore irrealizzata, sapientemente spezzata tra due mondi lontani, non solo il conflitto tra due visioni antitetiche della poesia, una corrotta, alterata dal contatto con la realtà contemporanea, l’altra pura, primigenia, eppure incapace di restituire all’uomo l’oggetto del suo desiderio, ma una riflessione acuta, profonda che trae dal mito il suo punto di partenza, la sua origine. Se è vero che le possibili letture, le interpretazioni possono essere le più diverse, resta la parola di Vailati, la sua abilità nel giocare con i generi, con il linguaggio, con l’intonazione a ricordarci, ancora una volta, quanto la poesia possa essere duttile e malleabile, quanto non esistano confini o limiti, come in fondo il “canto” sopravviva a chi l’ha pensato e viva in un presente eterno, al di sopra dei nostri fragili presenti.
Emanuele Spano
Dalla Postfazione