POETI STRANIERI: SUNG REA HAN TRADOTTA DA PAOLO RUFFILLI
Sung Rea Han è nata nel 1955 in Corea. Poetessa e saggista, traduce dal giapponese. Si è laureata in lingua e letteratura giapponese e poi specializzata in giapponeseologia all’università di Sejong. La sua poesia in modo originale gioca sull’interferenza delle funzioni corporee e dei riscontri intellettuali, in una stretta relazione tra il mondo femminile e i processi naturali della Madre Terra, in un ritornante parallelismo tra il sangue che scorre nelle vene del corpo e l’acqua che scorre nei meandri della terra e fino alle immagini ricorrenti in cui la donna e la terra diventano una cosa sola. (La notizia biobibliografica continua in coda alle poesie)
Coppia di serpenti
Si stanno divorando le reciproche code
Mentre il sole va tramontando
È il momento in cui la testa si muove al contrario
E lentamente si mangiano l’un l’altro dalle code
Dietro all’impulso lasciato nel profondo dall’istinto
Sbloccato il chiavistello dell’inconscio
Come fossero ipnotizzati l’uno dall’altro
Procedono allo stesso ritmo
E il ritmo aumenta man mano che diventano più corti
Inghiottono simboli, nozioni a sazietà
La coppia di serpenti diventa sempre più corta all’infinito
Via via verso la fine
Si succhiano a vicenda il sangue scarlatto
Si completano in un grande cerchio
In coppia si prendono l’uno dall’altro il corpo per l’eternità
Un sole rosso
Precipita nel mare in questo momento
Il pozzo della mia città natale
Per cumulare sangue, i corpi delle donne soffrono dolore
La Terra fa circolare l’acqua in tutto il suo corpo sotterranea
I ventri sono sempre in fiamme
Con la febbre del sangue si aprono la strada per ricomporsi
Una volta al mese, per rifornirsi d’acqua
Le donne si riuniscono attorno al pozzo
E nel mezzo del campo di riso della mia città natale
Con il timore che sia guardato da occhi estranei
C’è il pozzo della mia infanzia
Ha un buco aperto verso il cielo
Le donne pompano su l’acqua
Per lasciare raffreddare il loro corpo riscaldato
Peccato che abbiano tenuto tutte quante segreto
Il calore divampato impotente nella mente
Acqua fredda che bagna fino all’osso anche in piena estate
Il pozzo della città natale dove abbiamo pompato acqua con la zucca
Intorno al pozzo
Le esistenze che perpetrano i crimini della vita precedente
Si radunano lì attorno tutte assieme
E tutti i loro crimini stanno penzolanti dalle loro mani
Come una serie di viscidi serpenti, piccoli o grandi
Sul lato del pozzo in cui si sono rinfrescati il corpo nella vita precedente
Si presentano lì con i loro crimini beati,
Del resto cosa inevitabile per i loro corpi umidi di pianto
Un marito che è stato colpito dalla lebbra e se ne è andato via sull’isola
Una bambina il cui padre era il fratello di suo marito
Una donna che ha gettato il suo bambino dentro al pozzo
Una giovane vedova con
Un padre del di lei marito che era vissuto da giovane da solo
Una donna in lacrime, le donne…
L’aspetto positivo della mia memoria
È che trabocca di migliaia di voci anche nei sogni
Il pianeta dice bugie
Il diavolo è un uomo che inganna qualcun altro
Un po’ di verità che si combina con la più grande falsità
Una parola che è nata poco fa è più leggera di un soffione
Una parola sepolta attende sulla via del vento la sua resurrezione
Una parola che ora manca si è lanciata fuori molto tempo fa
La primavera è arrivata quasi a indagare su qualcosa, ma non è quella vera.
A mezzogiorno quel sole brilla come una mezza estate
La piena fioritura delle rose prende il falso polso della stagione
Mentre si avverte un odore di morte tutto in giro
Nel cuore del pianeta
Frenetico vortice di sangue in uno stupro collettivo, è in difficoltà
L’utero del pianeta
Non abbiamo bisogno di nessun’ecografia
Un pezzo etichettato come embrione
E un confine d’acqua
Dal pesce, anfibio, rettile, mammifero
Quel sigillo evolutivo
Quel pacchetto di geni contraffatto
Scoppi di bombe di nuovo oggi da qualche parte sul pianeta
Posso sentire il battito del cuore del pianeta
Un embrione nato oggi ne ricorda il suono
(Traduzione dall’inglese di Paolo Ruffilli)
Le raccolte di poesia di Sung Rea Han sono: “La bellezza in laboratorio”, “Fiori sorridenti”, in coreano; “Il cielo con la gonna giallorossa”, “Dramma della luce”, in giapponese. Ha pubblicato saggi storici come “La formazione dell’antica nazione in Giappone” e saggi letterari come quello sulla più antica antologia giapponese “Manyo-shu”. Le sue opere le sono valse il Newcomer Award di “Poem and Consciousness”, l’Heonan Seolheon Literature Award e il Japan Sitosozo Award. Ha tradotto in coreano oltre 200 libri giapponesi (poesie, antologie, romanzi, saggi, libri per bambini…), inclusi i lavori di Ryu Murakami e Keigo Higashino. In particolare, ha tradotto numerosi volumi di poesia dal giapponese al coreano e dal coreano al giapponese. Attualmente è professore a contratto presso la Sejong Cyber University.