LE RIME AMAROGNOLE DELLA LAMARQUE

LE RIME AMAROGNOLE DELLA LAMARQUE

“A vacanza conclusa dal treno vedere / chi ancora sulla spiaggia gioca si bagna /  la loro vacanza non è ancora finita: /  sarà così sarà così lasciare la vita? // PS.: Siamo poeti /  vogliateci bene da vivi di più /  da morti di meno /  che tanto non lo sapremo.” Le maniere fiabesche e dolcemente infantili sotto le quali Vivian Lamarque sembra contrabbandare con umoristica gentilezza i temi più seri dell’esistenza – l’amore, la morte, il mistero – sono realizzate attraverso parole facili e apparentemente puerili, con le finte rime e le allitterazioni di scherzose filastrocche, iridescenti e fragili come bolle di sapone. Invece, immediatamente dopo la lettura, un retrogusto lievemente amaro vi rivela la presenza durevole della vera poesia in rima amarognola. Queste due quartine minimaliste “Vacanza conclusa” (da Una quieta polvere, 1996) – sul presente spensierato, sul tempo che passa, su chi va e chi resta, sul destino dei nostri affetti in un arcano futuro – bastano a distillare quella che potrebbe definirsi una calma inquietudine, avvolta in un velo di malinconica leggerezza.

Gigi Cavalli

Treccani

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