LE MARIONETTE DI LILIANA UGOLINI

LE MARIONETTE DI LILIANA UGOLINI
… In La Marionetta Vivente (Florence Art e Edizioni), osservando la “pallina terra” da marionetta vivente su un altro pianeta, Liliana Ugolini raccoglie una “miscellanea di scritti” ben consapevole di immetterli nel “grande incontrollabile della comunicazione”. Tutti invitati ad assistere al “Grande Teatro della Società”, il richiamo è a esserne per una volta spettatori piuttosto che quotidiani figuranti impegnati tra “Grandi Enigmi”, “Grandi Maschere” e “Grandi Costruzioni”. E per condurci in questa dolorosa consapevolezza Liliana stessa è Liù marionetta vivente che umanamente osserva il quotidiano ripetersi di evoluzioni e involuzioni che sono già prima di noi e che rimangono pressoché immutabili dalla nostra volontà: “Marionettine tutte siamo, nelle varie fogge e abiti, costumi e cappelli, poteri e caste, miserie e incapacità, cervelli. Giornate di 24 ore per tutti (ma non è detto) con una storia/storie da vivere in assoluta inconsapevolezza della propria duttile o ingigantita natura. La spinta vitale è periodica e chiude continuamente cicli e ad ogni ciclo le marionette e i burattini vengono spazzati via dal tempo per essere rifatte di nuovo, come le foglie dell’albero della vita”. I brevi e densi capitoli ci richiamano a riflessioni che ci travalicano e inducono a prendere coscienza della relatività del nostro vivere dinanzi all’Universo, delle regole infinitamente più grandi che lo dominano, dei pochi spazi di arbitrio dentro ai quali ci muoviamo. I seguenti versi di “Parole”, quasi a smentire l’affermazione della stessa Liliana Ugolini: “La parola è raramente universale”, così magnificamente sintetizzano: … Se avessimo presente dove noi siamo / in prospettiva d’Universo una massa / che gravità stondata lanciata in furie d’astri / in questo unico calice, dovremmo / compagni di sbocci e di sventura / vederci in condizioni d’uguali / e lì iniziare a guardarci. La poesia è limpidissima, raffinata e perfettamente in grado di restituire i significanti espressi in prosa. L’umanità e la dignità di Liù, nella piena consapevolezza di sé e dei propri limiti, danno un fortissimo slancio alla compenetrazione. Personalmente trovo che risieda in questa umanità, a tratti malinconica e partecipata, di Liù l’atout di questo testo e in questo avrei visto bene questa componente più “giocata” nel testo in prosa. …

Vincenzo Lauria

Literary.it

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