POESIE SULLA POESIA

Poesie sulla Poesia: Umberto Saba, Eugenio Montale, Giorgio Caproni, Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Edoardo Sanguineti, Alda Merini

 

Umberto Saba

Amai

Amai trite parole che non uno

osava. M’incantò la rima fiore

amore,

la più antica difficile del mondo.

Amai la verità che giace al fondo,

quasi un sogno obliato, che il dolore

riscopre amica. Con paura il cuore

le si accosta, che più non l’abbandona.

 

Eugenio Montale

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato

l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco

lo dichiari e risplenda come un croco

perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l’uomo che se ne va sicuro,

agli altri ed a se stesso amico,

e l’ombra sua non cura che la canicola

stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,

sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.

 

Giorgio Caproni

Le carte

Le carte … Imbrogliare le carte,

far perdere la partita.

È il compito del poeta?

Lo scopo della sua vita?

 

Mario Luzi

Vola alta, parola, cresci in profondità

Vola alta, parola, cresci in profondità,

tocca nadir e zenith della tua significazione,

giacchè talvolta lo puoi – sogno che la cosa esclami

nel buio della mente –

però non separarti da me,

non arrivare, ti prego,

a quel celestiale appuntamento

da sola, senza il caldo di me

o almeno il mio ricordo, sii

luce, non disabilitata trasparenza…

La cosa e la sua anima? o la mia e la sua sofferenza?

 

Maria Luisa Spaziani

E intanto scrivo

La vita è breve e l’arte lunga,

pure può esser breve l’arte, e interminata.

Questa treccia di luce che si annoda

tra stella e stella, in cerca del suo porto.

So che ho vissuto già più di cent’anni

e sto sull’alto della torre e scruto

ogni giorno l’arrivo del messia.

Di dove non lo so, né chi egli sia,

so che giro all’intorno la lanterna

quando fa notte, e intanto scrivo e scrivo

in ogni pausa, per scaldarmi la mano.

Venne un giorno un profeta mussulmano

e mi disse una cosa amara e strana,

che proprio qui, fra queste oziose carte,

il mio messia s’è fatto la tana.

 

Edoardo Sanguineti

Che cosa è la poesia

la linea (lunga che, larga che)

lista (unifica, univerte, ulcera, ustiona),

con campi e cerchi, critico e cronista:

(informa e incide e imprime, idolo e icona):

Arti e artefatti articola in artista

nessi di nodi di nuda non persona,

occhi ottativi in ottimo ottimista:

avventi e apofobie, se avverbia, aziona:

normale normativa nutre nomi,

concilia congiuntivi e congiunzioni,

esprime esclamativi, elude encomi:

succhia i supini, è soma in semi ne in stomi:

chiavi e chiodi conchiude in cavi coni,

indica indicativi in ipoidiomi:

 

Alda Merini

Il volume del canto

Il volume del canto mi innamora:

come vorrei io invadere la terra

con i miei carmi e che tremasse tutta

sotto la poesia della canzone.

Io semino parole, sono accorta

seminatrice delle magre zolle

e pur qualcuno si alza ad ascoltarmi,

uno che il canto l’ha nel cuore chiuso

e che per tratti a me svolge la spola

della sua gaudente fantasia.

 

 

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