SEGNALE NOTTURNO
Come se le stelle fossero state sciami
di fredde biglie oscillanti
sul piano inclinato del cielo, pronte
a piombare in vitrea grandine sul tetto.
Dentro al netto confine
vigilato da cipressi, vegliavano ombre più nere,
ritte, austere sentinelle sigillate dentro
il loro mantello notturno.
Sul crinale nitido dei colli, la luna
era l’atteso, taciturno segnale. Poi
un cancello stridette. E tra le case
perdute sulle vie maestre
passò il volo delle civette e il loro grido,
quasi un sasso, scagliato contro il caldo
torpore delle finestre.