LA POESIA DELLA SETTIMANA: FABRIZIO BIANCHI

Fabrizio Bianchi
E SPORCHIAMOLA DUNQUE
E sporchiamola, dunque questa poesia
con tutte le scorie e la melma del reale
ingoiando, fino in fondo lo schifo di un mondo che ti stupra,
ti violenta, ti tortura a morte, oggetto senza dignità
corpo stracciato sotto il sudario del foglio
lenzuolo bianco che deve testimoniarne lo strazio
[vera sindone laica E sacra]:
come nel polittico di Vespignani
gli stracci sporchi, gli occhiali schiacciati
la camicia incrostata di sangue e di fango
la tavoletta di legno insanguinata [con capelli] raccapriccianti reperti
[sulle tele, di una scandalosa bellezza] dell’omicidio Pasolini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto